Sono specialista in ortopedia e chirurgia ortopedica, e mi occupo in particolare di ricostruzione articolare di anca e ginocchio e di traumatologia.
Opero a Napoli e Roma presso l’Ospedale Fatebenefratelli, ed ogni anno frequento i più importanti e rinomati centri di riferimento in tutto il mondo per la chirurgia.
Tra le mie esperienze più significative:
- Ospedale San Luca di Vallo della Lucania (Sa) sotto la guida del mio maestro e primario Dr. Nicola Capuano, esperto di fama internazionale nella chirurgia ortopedica traumatologica e protesica di primo impianto e di revisione.
- Istituto Fiorentino di Cura ed Assistenza in Firenze con 2 lunghe fellowship presso il Dr. Andrea Baldini, opinion leader ed eccellenza di riferimento del settore, su tecniche di base ed avanzate di ricostruzione articolare e revisione protesica.
Credo fermamente nella pianificazione preoperatoria (Planning) che rappresenta una guida per il chirurgo per la scelta dell’impianto “cucito su misura” per il paziente.
La variabilità interindividuale infatti impone uno studio accurato della morfologia bi e tridimensionale dell’articolazione da sottoporre ad intervento.
Stai cercando un ortopedico a Napoli?
Se stai cercando un chirurgo ortopedico a Napoli che abbia delle consolidate esperienze e conoscenze il mio costante percorso di aggiornamento professionale costituisce per te la migliore garanzia di un approccio sistematico ed approfondito alla chirurgia protesica per impianti al ginocchio oppure all’anca ed anche alla spalla, sia nel caso in cui tali interventi si rendano necessari a seguito di eventi traumatici sia nella più frequente circostanza di un naturale e fisiologico deterioramento.
L’avanzare dell’età, infatti, unito a professioni o attività che stimolano e sollecitano in maniera più intensa queste articolazioni, possono causare fastidi e disagi che nel tempo possono essere tamponati con delle apposite terapie di mantenimento.
Una volta iniziato tale processo, però, è quasi sempre inevitabile un aggravamento della sintomatologia con conseguente penalizzazione della mobilità articolare, e l’unica via di fuga efficace è costituita da una sostituzione protesica dell’articolazione interessata.
Tale tipo di intervento è molto meno traumatico ed invasivo di quanto si possa credere, e permette un rapido decorso post-operatorio con conseguente recupero dell’autonomia perduta.