Chirurgia ortopedica
L’evoluzione continua della tecnica chirurgica ma anche degli strumentari a disposizione dei chirurghi ortopedici hanno permesso di raggiungere oggi una condizione che riduce al minimo i disagi per il paziente. È infatti oggi possibile effettuare operazioni chirurgiche ortopediche dal basso impatto traumatico attraverso un procedimento che viene definito Chirurgia ortopedica mininvasiva.
Quali sono gli interventi di chirurgia ortopedica mininvasiva?
I più frequenti interventi di chirurgia ortopedica mininvasiva sono quelli di artroprotesi dell’anca e artroprotesi del ginocchio, due tra le articolazioni più soggette a deterioramento nel corso degli anni e con l’avanzare dell’età, ed essi sono in definitiva gli interventi che nella mia attività di medico chirurgo ortopedico a Napoli risultano prevalenti. A questi si affianca anche l’intervento di protesi di spalla, sebbene siano meno frequenti ma comunque significativi nell’ottica del pieno recupero articolare.
Che risultati garantisce la chirurgia ortopedica mininvasiva?
I risultati che si ottengono con la chirurgia ortopedica mininvasiva sono, allo stato attuale dell’arte, sempre ottimi in quanto per via della minore sollecitazione chirurgica, l’invasività contenuta e un buon arginamento dei dolori post-operatori il decorso è decisamente abbreviato con pazienti che possono rientrare a casa nel giro di 4/5 giorni e riprendere al massimo in un mese la loro vita regolare e senza ausilio di stampelle, senza più dolori o fastidi.
Ci sono dolori da temere?
Gli interventi aggressivi e probanti per il paziente sono solo un lontano ricordo: tra i miei compiti c’è anche quello di rassicurare i pazienti stessi su questo tipo di chirurgia, che oltre ad essere effettuata con una strumentazione all’avanguardia e di nuova generazione è molto meno traumatica anche per i tessuti.
Basti pensare alla tecnica innovativa definita T.S.P.S. che preserva i muscoli con minime incisioni: in oltre 3000 casi di artroprotesi di anca uno studio caso-controllo pubblicato su una prestigiosa rivista medica ha dimostrato su un campione di 260 impianti dei vantaggi statisticamente significativi nel rapido recupero post-operatorio.